Piccole Note Biografiche
Fargo nasce da un incontro col suo socio Welles sulle piste polverose della California. Già in fasce iniziò a scrivere. Fu pilota civile, ma anche pilotando non riusciva a smettere di scrivere. Per cui alla tenera età di XXX fu facile scelta quella di smettere di volare. Da lì in poi, per non sciuparlo, lo hanno impagliato e messo a fare lo scrittore a tempo pieno e lo scacchista a tempo perso a Roma, dove vive nelle vesti di Concours Man. Dicono lemalelingue che abbia sempre almeno una decina di concorsi pronti nelle sacchette. Oltre a partecipare, in genere vince, il che non farà felice De Coubertin, ma tutto sommato non mi sembra male. Parenti suoi e della sua scacchiera sono il feroce Fargulescu, ilperfido Fargaccio, il baffuto Fargosky e perfino il geniale Skattoleric. Detto con una parola: "Potalonka, che uomo!"
 
 
Le Poesie di Fargo
I racconti di Fargo

 


 

 

 

Fargo (Alessandro Palmieri)

La rivolta delle Parole

Il Re Vocabolario non aveva voluto credere alle voci che segnalavano un certo malcontento fra i suoi sudditi: le Parole. Aveva preferito pensare che fossero soltanto malignità di due streghe invidiose, che lui ben conosceva: la Grammatica e la Sintassi. Ogni anno continuava ad essere edita una marea di libri in tutto il mondo: poteva esserci malumore?
- Sono convinto - si disse - che non ci sia nulla di preoccupante. Tutto passerà senza che io sia costretto a prendere provvedimenti.
Invece il malcontento, col trascorrere dei giorni, crebbe ed anche lui cominciò ad averne sentore. Dal momento che era un Re moderato ed accorto, indisse un’udienza generale nel Castello del Sapere per capire, direttamente dalle voci delle sue Parole, quali fossero i motivi dello scontento. Aggettivi, Sostantivi e Verbi sono sudditi che incutono rispetto anche al Re più coraggioso e lui li blandì con un discorso introduttivo tutto burro e miele.
- Miei cari, vorrei che voi oggi mi parlaste a cuore aperto. Se qualcosa vi turba, ditemelo con franchezza: io sono qui per aiutarvi. Voi tutti, senza preferenze, siete figli miei diletti. Dal consesso dei presenti si levò un mormorio di soddisfazione. La dichiarazione di intenti del Re aveva
già riportato un po’ di serenità nell’animo esagitato di ognuno.
- Sono curioso di sapere qual è il motivo del vostro turbamento. Chiunque è libero di intervenire e può farlo senza timore.
Un suddito davvero speciale avanzò: era la Morte. Più di qualcuno, Re compreso, fece un gesto di scongiuro al suo passaggio.
- Maestà, - disse con voce grave. - perdoni il mio ardire, parlo a nome dei Sostantivi. Il motivo del nostro risentimento è semplice: non vogliamo più essere accoppiati a qualcuno di questi infami. - disse indicando il gruppo di Aggettivi che si trovava proprio di fronte a lei. - Ci fanno apparire per quello che non siamo. Gli Aggettivi, per tutta risposta, la ignorarono del tutto. Grande era la superiorità che nutrivano da sempre nei confronti dei cugini Sostantivi: erano o no loro a qualificarli?

(Segue)

Le spiagge della follia

Hanno messo conchiglie al posto delle vele
folli marinai dalla testa di sale
Un pugno di donne stralunate
tenta di raddrizzare la barca agonizzante
soffiando sugli scialli neri
ma l’orizzonte si fa obliquo e sprofonda in una voragine orrenda
Il mare prende ciò che vuole quando vuole
Anche la bottiglia di vetro opaco
che tiene chiusa la speranza
prima o poi affonderà
e il dolore avrà vinto
Ancora una volta


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