Iscritti al DPM e abbinamenti

1 Annamaria - Poesia M
2 Bruno
- Poesia G
3 Desi
- Poesia P
4 Enrica
- Poesia B
5 Enriquez- Poesia S
6 Fargo
- Poesia K
7 Francesco
- Poesia O
8 Giorgio
- Poesia H
9 Isi Bumbum - Poesia J
10 Kosta - Poesia Q
11 Lisa - Poesia T
12 Livia
- Poesia D
13 Lucilla
- Poesia R
14 Marcello
- Poesia C
15 Mario - Poesia I
16 MariaLaura - Poesia E
17 Pikkina
- Poesia L
18 Sandra
- Poesia U
19 Teresa - Poesia F
20 Tonino - Poesia A
21 Tzunami
- Poesia N
22 Vikkius
- Poesia V
23 Glob - Poesia Z

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 


 

 

 

Concorso "Doppio misto"

A

Tu che, mansueto, accosti l’esistenza ("GOOOL!" di Tonino)

Tu che, mansueto, accosti l’esistenza
ai divinizzati patiboli, ai postriboli
dove pietà si offre come sottomarca dell’amore,
abbiamo un tumore
da recitare in due.
E ricordati,
io sono il personaggio principale
e tu la comparsa.

di Kosta


B

Mi ricordo... neve... neve… tutto bianco… ("Neve" di Enrica Paresce)

Mi ricordo... neve... neve… tutto bianco…
tranne l'abito nero di mia madre.
Un tempo rattrappito
che chiamavo infanzia
scrutando stelle bambine
fuori della stanza
immaginando mondi
rotoli di pergamena
e io protagonista di una nuova scena

di Laura



C

Era mattina, appena che spuntata

‘Era mattina, appena che spuntata,
quanno che lei me s’è avventata addosso…
strillava, oddio, strillava… a più non posso
e nun ch’ho visto più: lo accortellata!

Nun cerco scuse mo’, dovete crede,
sor maresciallo, io… so ‘n’assassino:
che aiuto vôi che’ dà ‘n bicchier de vino
se renne cieco pure a chi ce vede?’

Traduzione

Era appena giorno

‘Era appena giorno
quando lei mi si è gettata addosso…
urlava, oddio, urlava a più non posso
e ho perso il lume della ragione: l’ho accoltellata!

Non cerco scuse adesso, dovete credermi,
signor maresciallo, io… sono un assassino…
che aiuto volete che dia un bicchiere di vino
se rende cieco anche a chi ci vede?’

di Fargo



D

Infiniti silenzi esploro ("Sussurri e grida" di Livia)

Infiniti silenzi esploro
col mio incessante richiamo.
Pigro, rotola nel cielo di pietra
e mi ritorna intatto.
Nulla interrompe la luce perfetta e terribile
di quest'aria rarefatta
nel biancore immobile
che il mio mondo agghiaccia.

di Lucilla


E

Un tempo - brache corte, lunga fame ("Rotola la vita" - di MariaLaura)

Un tempo - brache corte, lunga fame,
birille, pallonate, "figurine",
Natale schiaccianaso alle vetrine -
l'aria sapeva d'aria, di legname,

di pane, vino, gatti, d'erba e strame,
di fumi che in paciose serpentine
narravano tepori di cucine,
locomotive nere, sogni, brame...

di Tonino


F

Al fin del calar del sole ("L'ombra lunga di Marie" di Teresa)

Al fin del calar del sole
come ombra lunga mi distendo
del mio far vedo le gesta...
e quel gran fuoco svanir...
come pallida luce mi risveglio
nel cuor afflitto veggo...
e del mio far mi sento tormentato
di non esser più… cantato...

di Isi Bumbum


G

Opere d'arte, cascate poetiche

("Opere d'arte, cascate poetiche" di Bruno Giuliano)

Opere d'arte, cascate poetiche
mi mettono gloria negli occhi e nei gesti
D’un disegno gettato alla follia di quest’aria.

Volteggio e sragiono
gridando e tu ridi
E poi un abbraccio
la cosa più forse soffusa del mondo:
Mi aspetto un tuo bacio almeno dagli occhi.

di Mario


H

La luce infranta bagna d’oro il mare ("Luce infranta" di Giorgio Maimone)

La luce infranta bagna d’oro il mare,
una leggera cipria opalescente
dall’alto va a posarsi lentamente là
dove l’immenso incontra l’infinito
dove l’azzurro tenue si accende di smeraldo
lambisce calmo il taglio netto della costa,
nastro di terra chiara sdraiata sotto i monti,
simili a increspature sul morbido velluto verde,
e villaggi seminascosti nelle pieghe
come perline rotolate a valle.

di Pikkina


I

Alla finestra attendo ("Jerry Lee" di Mario Robusti)

Alla finestra attendo,
ma l'attesa non è fatta
per l'uomo come me,
impaziente prima e poi.

Devo essere veloce
e veloce faccio
un copia e incolla
delle mie parole a te.

di Enriquez


J

Da un bagno di acido nitido emerge ("Oltre l'inferno" di Isi Bum Bum)

Da un bagno di acido nitido emerge
un occhio mentre il liquido sciaguatta.
La massa scura dei capelli chiude
a nord, come medusa, la figura.
Due dita sotto il liquido increspato
i tratti di una faccia che mi guarda.
La nascita e la morte si confonde
nel parto senza strilli di una foto.

di Giorgio



K

Mi scopro leggera a giocare coll’Acqua

Mi scopro leggera a giocare coll’Acqua
riassapora il mio corpo il piacere
nel blu trasparente
rimango a cullarmi
sorpresa /sospesa
appagata risalgo
con un rivolo rosso sul polso
brucia a contatto con l’aria la pelle graffiata.

di Sandra


L

Vento copre il volto di capelli
("Tre parole, un punto esclamativo" di Pikkina)

Vento copre il volto di capelli
Mani sulle orecchie
conchiglie socchiuse
ad evocare l'onde
Ricordi abrasi
dall'arenile autunnale
Le palpebre sipario calato
su scene di noia.

di Francesco


M

Nella sala d’attesa aspetto ("Le ombre della sera" di Anna Maria)

Nella sala d’attesa aspetto
che passi di nuovo per me
il vagone della voglia di vivere
attendo con le mani abbandonate
e il cuore spento
fra le dita il biglietto consumato del tempo

di Enrica


N

Non so se avrò, se avrai altro pensiero ("Signor Gastone" di Tzsunami)

Non so se avrò, se avrai altro pensiero
Se appena al limitare di un ricordo
Rapidamente te ne sottrarrai.

Centro del nostro sguardo come stella
Sarò, sarai per una volta ancora
Dentro alla notte che ci avvolge e abbraccia.

Un fragoroso imbarco avverrà all’alba
Un viaggio ed un naufragio avrò e avrai.

di Desi


O

Avevo il mare negli occhi("A cianciolo" di Francesco Principato)

Avevo il mare negli occhi
e nelle mani polvere d'azzurro
La barca caricava i desideri
per portarli lontano
Lontano dalla torre
di Mondello dove restavo
- immobile polena -
a immaginare venti di bonaccia

di Annamaria I


P

Torni ad abitare le mie notti

Torni ad abitare le mie notti
come nel tempo che credevo spento
al fondo della memoria

Rivedo lo sguardo perso
gli occhi stretti su me
ricordi come cantammo
per tenere lontano il buio?

di Livia


Q

Er Padreterno disse a Noè ("Diluviando" di Kosta)

Er Padreterno disse a Noè :
“Fa' 'na barca granne granne co' li rami e co' le canne
poi ce spigni l'animali co' li piedi e co' le mani”.
Così Noè con grand'impegno tirò su l'arca de legno
pe' poi di' ar Padreterno:
“Dio, come farò pe' la puzza de la capra e de la vacca?”
Dio j'arispose: “Turete er naso e spala la cacca!”

Traduzione

Il Padreterno disse a Noè :
“Fa' una barca grande grande con i rami e con le canne
poi ci spingi dentro gli animali con i piedi e con le mani”.
Così Noè con grande impegno tirò su l'arca di legno
per poi dire al Padreterno:
“Dio, come farò per la puzza della capra e della vacca?”
Dio gli rispose: “Turati il naso e spala la cacca!”

Marcello


R

I loro corpi lenti in processione ("Madre" di Lucilla)

I loro corpi lenti in processione
come le boe fluttuanti sulle onde
avanzano nei grandi corridoi
a gambe larghe con i fianchi stanchi
Tra luci basse e tiepidi sbadigli
cercano tutte un nuovo baricentro
mentre piccoli pianti intermittenti
le chiamano a raccolta nella notte

di Teresa


S

Tutti sappiamo che la vita("Rigare dritto" di Enriquez

Tutti sappiamo che la vita
è una autostrada, ma solo in salita.
L’ inizio è ben certo, si vuol superare
chi, cosa??e poi dove andare.
Anche se vai più calmo arrivi sicuro,
tanto c’è una fine nel tuo futuro.
Allora se questa è la cosa sognata
a cosa vale la corsa sfrenata??????

di Tzsunami


T

Tra la notte e il giorno("Malerba" di Lisa)

Tra la notte e il giorno,
tra lo stare e l'andare,
ho visto le Parche recidere
i fili che mi tenevano appeso.
Non giorno, non notte
più niente sotto l'ali
che vorticano l'aria
planandomi libero intorno.

di Vikkius


U

Il graffio di un treno sulla mia voce("Il graffio di un treno sulla mia voce" di Sandra)

Il graffio di un treno sulla mia voce.
Dipingo il grigio dei giorni
che non hanno profumo.
Cado sulle parole
che scivolano lievi fra sassi e l'acciaio.
Cammino
in equilibrio sui miei occhi
aggrappata ai segreti dei miei sogni.

di Lisa


V

Scricchiolanti carlinghe fatiscenti ("Coccinelle" di Marcello Vicchio)

Scricchiolanti carlinghe fatiscenti
ritardi, scippi e ciao valigia.
Scarafaggi, aracnidi, zanzare
zecche, cimici, cibi verminanti
gelide acque e sozzi sudari.
Dall’isola impossibile telare
intanto qui, tu sola impunita,
altri polli continui a circuire.

di Bruno

Z

Ludmilla, ( "Il tempo del cielo" di Glob)
evanescente curiosa creatura d’oltrefrontiera
d’oltrericordo, d’oltre un patibolo di pantaloni,
come un militare senza licenza t’ho svirgolato senza preamboli
senza possibili pentimenti, senza cattivi pensieri.
Sorridevi arrotondando i seni con le mani.
Le mie mani schiacciavano il tuo cuscino , ai lati.
Perché non ci abbracciammo mai.
Neppure per lasciarci.

di Kosta

 

 

 

 

La Fargo&Wells, in seduta congiunta, ha deciso che la serata degli accoppiamenti si terrà

MARTEDI' 24 febbraio ALLE ORE 20.45.


Tutti i presenti (fosse pure uno soltanto) saranno chiamati a fare uno o più abbinamenti. Al termine dell'incontro il sottoscritto provvederà alla pubblicazione delle poesie ricevute.


AMEN!

 

 

 

 

Vicchio propone:

Tutti scriviamo dei versi ( max 8 righe). Ogni serie di versi viene accoppiata a sorteggio a un concorrente. Il suddetto concorrente scriverà un racconto di max tre pagine che avrà nel corpo della faticaccia letteraria la poesia stessa la quale fungerà anche, ovviamente, da tema. Puff.... mi sono spiegato?
Esempio, se io scrivo:
"tanto gentile e tanto onesto pare
Giulianaccio quando scola il barbera"
il tema sarà il barbera e, nel corpo del racconto, questi versi dovranno comparire come pensiero di un personaggio, come enunciazione, come finale ecc ecc...
Se no la prossima volta te lo scrivo in politichese. :-)
Due sono le alternative, anzi tre:
1) scrivere noi stessi i versi che dovranno fungere come tema del racconto ( Max 8 righe i versi, tre pagine i racconti)
2) prenderli già fatti da poeti-poeti
3) un misto dei due punti precedenti.
L'abbinamento poesia-autore sarà a sorteggio ( pensa te se io acchiappo una poesia di Julian Wayne!... Conigli e roba simile hihihhi). A voi fissare i tempi, possibilmente non biblici ( max 20-30 giorni, se no mi stresso)
A The Concors Man, Sua Farghità volendo, la compilazione del bando.

 

 

 

 

 

Fargo dispone:

Per cortesia, lasciatemi qualche giorno di tempo per meditare sul concorso di primavera ed indicarne spirito e regole. Il 'giochino' non è uno scherzo, di questo sono certo. Perciò voglio pensarci su bene. Racconti corti? No problem. Mi adeguo ben volentieri. Ma quanto? In via pregiudiziale rendo noto che:

Una pagina (in A4) vale (più o meno) 3300 caratteri (spazi inclusi), che due pagine valgono 6600, e che, ovviamente, 3 pagine valgono 9900. Per comodità di calcolo dico 10.000.
Questa a me pare la misura ottimale. Ogni racconto rimarrebbe un 'corto', ma a guadagnarne sarebbe la qualità perché si ha più spazio per dare respiro alle storie. Decidete voi però. Finché Giorgio mi segue, il sottoscritto è capace di tutto... anche di scrivere un racconto a parole 'contate'.
Abbiamo eletto un Campione d'Inverno (Kosta) dobbiamo eleggere un Campione di Primavera. Possiamo fissare fin da ora la scadenza del Concorso: 21 marzo 2004.
Intanto chi ha dire dica, così potrò aggiustare il tiro.

 

 

 

 

 

 

“Doppio misto” (o DPM): norme regolamentari

Siamo un gruppo di mattacchioni che si diletta a gareggiare, senza fini di lucro o di gloria, a suon di racconti e poesie. In queste estemporanee iniziative non si vince nulla se non un pomposo titolo di Campione (...stagionale). Ci piace tenere viva la creatività e poi anche confrontarci (a suon di voti) per vedere chi è il più 'bravo' sul ring dei 'naufraghi' (quali noi da anni siamo).

L'iniziativa in corso prevede che i partecipanti compongano una poesia di 8 versi da inviare a Fargo entro la mezzanotte di mercoledì 18 febbraio e la scrittura di un racconto di massimo 9900 caratteri, spazi inclusi, che dai quei versi dovrà trarre lo spunto. Ad ogni naufrago partecipante sarà assegnata, in maniera del tutto casuale, una poesia. Il criterio che seguiremo per tale assegnazione sarà il seguente:

A ciascun concorrente sarà dato un numero (secondo l'ordine alfabetico del nome) e a ciascuna poesia (secondo l'ordine alfabetico dell'ultima parola dell'ultimo verso) una lettera. In un giorno da concordare, ci riuniremo in una stanza di Digiland (www.virgilio.it) che chiameremo DPM e ognuno dei presenti - tranne il sottoscritto - farà un abbinamento. Ricordo che c'è l'obbligo di inserire almeno 2 versi nel corpo del racconto e che i racconti dovranno essere inviati alla Signora Elisa Pannini entro la mezzanotte del 30 marzo 2004. Faccio presente infine che per entrare nelle stanze della chat di Virgilio è necessario fare iscrizione preventiva. Il consiglio che do pertanto è quello di mettersi in regola quanto prima per poter partecipare alla serata degli abbinamenti.

Grazie dell'attenzione

Fargaccio