|
Arc
en ciel
di Maria Laura Platania
Arc en ciel era il bordello più seducente di Parigi.
Violetto, indaco, blu, verde, giallo, arancione, rosso: sette
carrozze nuove di zecca e una locomotrice di lucido oro zecchino.
I binari nitidi d’acciaio aspettavano, con sensualità
animale, d’essere attraversati da quella eccitante, divertita,
umanità, strabordante denaro.
Proprio una grande idea quella di Madame Radiguet, liscia e piacente,
una quarantina ben portata, l’investimento migliore per
l’eredità noiosa di un marito noioso che l’aveva
relegata per diciotto dei suoi anni migliori tra soffocanti agi
e lussi.
Aveva deciso, si diceva, di farlo fruttare al meglio quel capitale
e s’era messa in affari con un gentiluomo italiano: non
solo in affari, a dirla tutta.Ma, per Madame - come d’uso
la chiamavano le sette ragazze - ne valeva la pena.
Arc en ciel, in meno d’un lustro, era diventato l’indirizzo
sicuro nella capitale francese di un mucchio di facoltosi: discreto,
efficiente, il vero centro operativo della borsa di Parigi, il
luogo in cui, le soffiate e i pettegolezzi, unica regola e efficienza
del mercato azionario, trovavano la prima valvola di sfogo. (Segue)
|
|
La
canzone disperata
di
Pablo Neruda
Il
tuo ricordo emerge dalla notte in cui sono.
Il
fiume riannoda al mare il suo lamento ostinato.
Abbandonato
come i moli all'alba.
E'
l'ora di partire, oh abbandonato!
Sul
mio cuore piovono fredde corolle.
Oh
sentina di rifiuti, feroce tana di naufraghi!
In
te si accumularono le guerre e i voli.
Da
te innalzarono le ali gli uccelli del canto.
Tutto
hai inghiottito, come la lontananza.
Come
il mare, come il tempo. Tutto in te fu naufrago!
Il più bello dei mari
di Nazim Hikmet
Il
più bello dei mari è quello che non navigammo.
Il
più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto.
I
più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti.
E
quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora
detto.
|
|
|
Così
la sera
di Anna Maria Bonfiglio
Così la sera - bambola
scolorita
e leggera
mi
siede sul grembo
cercando
una culla
una nenia un nonnulla
che
l'aiuti a passare
le
ore notturne.
Una vampa m'accende
e
ritarda il riposo.
Che
voglio?
Un
lieve respiro
vicino
al mio collo
un
bacio soffiato
tra
i fili ribelli
scompiglio
ai capelli
un
braccio che giri
attorto
alla vita
sottile
conforto
rubato
alle dita
|
|
Molto
spesso le fragili vele della nostra zattera sono state messe a dura
prova da corsari di passaggio. Alcuni hanno lasciato traccia durevole
di sè, altri sono passati come vento. Ci piace ricordare:
FalcoSirene, Daniela
Raimondi, Rael, Silvia,
Enrico Ciccarelli, Mario Cocozza, Vincenzo Tarkowski, Reno Bromuro,
Gianluigi Collegato, Miriam
Fiorellino, Umberto Viviani, Piperita Margie, le gemelline Elisa
e Betta, Gabriella e, ora, Curzio Rosiconi!
|
|
Nata
sul finire del secolo scorso, valica il millennio in apparente buona
salute una delle più antiche mailing list di scrittura: Naufragi.
Per iscrivervi cliccate qui.
|
|
Il CIN, concorso internaufraghi,
varato da Capitan Fargo e fortemente voluto da tutti i Naufraghi,
ha già capitalizzato quattro edizioni. All'interno l'albo
d'oro delle varie edizioni. il CIN è il Premio di Narrativa
e Poesia Inter-Naufraghi che, per il 2004 si apre a tutta la rete.
Temi del duplice concorso (di prosa e di poesia) saranno comunicati
successivamente, così pure come le modalità di svolgimento
del concorso. All'interno tutti gli altri concorsi dei Naufragi:
"Giallo", "4000
battute", "Doppio
Misto", "La
colpa", "Racconto collettivo", Cin
cin tortellin" |
|
Attualmente l'equipaggio, in
barba alle norme più elementari della scaramanzia, consta
di una trentina di "bocche da fuoco", più alcuni
silenti "addetti ai pezzi": Capitan
Fargo, Doc Marcellus Vikkius,
Enrica-pare-che-esce-ma-non-esce,
Orso Bruno Giuliano (Julian Wayne),
"Long George" Maimone,
Teresa-occhi secchi, Marina
Tevini, Il prode Kosta, Elisa
Pannarosa, il nobile Luc de Gandolphe,
Alcina, Francesco "Princi"
Principato, la silente Federica, Paola
"Arancia Meccanica", Annamaria
contessa di Salaparuta, Maria Laura da Macerata, Mario
Robusti, Giuseppe Garibaldi Paganetto e James-Sidol-Glob.
Nuove entrate: gli occhi blu di Lisa,
Pikkina, Sissotta
il puntinista Isi, Sandra Palombo
e Carlo Scirocchi. Le loro pagine
e le loro opere stanno all'interno. Terreno tradizionale di scorribanda
la Mailing List. Ospite speciale e saltuaria: sua leggerezza Aida
Matisse. Ospiti d'onore Fabrizio
Consoli e Goran Skattoleric |
|
Intervista
a Mario Luzi (Omaggio
a Luzi)
di Annamaria Bonfiglio
Nel
corso di un incontro con gli studenti palermitani ho avuto modo di
avvicinarmi al poeta Mario Luzi e scambiare con lui alcune battute.
Ne è venuta fuori una breve intervista durante la quale il
poeta ha espresso alcuni punti di vista sulla poesia e sui poeti del
nostro tempo. “Dire qualcosa di sé” ha esordito,
"è difficile perché nel momento in cui ci si definisce
siamo già diversi e quindi non ci possono essere formule nelle
quali imprigionarsi. Tuttavia ho anche un passato sul quale posso
tentare di rispondere, naturalmente con approssimazione perché
la verità delle cose si può solo captare. La verità
è fatta di cose ponderabili che non arrivano ad una concettualità
definita.” |
|
Speciali
cose banali
di Globina
Mi
sono accorta che c'era una luna tonda, variegata grigio, appesa all'istante
in cui ho alzato per caso lo sguardo, stanotte. Erano le 03.45 del
mattino, l'aria era pesante di qualcosa che avrebbe potuto diventare
acqua ma che ancora non lo era. E non era neanche brina frizzante
e leggera. Era un'aria strana; strana forse come lo ero io. Stanotte.
E ho scoperto che la luna non c'è tutte le notti. E neanche
quei silenzi rotti soltanto da rumori che difficilmente si riesce
a intuire da dove provengano. Forse dal tetto; o forse dal buio intorno.
Chissà. Ho scoperto anche che il buio ha tante voci e tante
tonalità.
|
|